Per festeggiare gli eventi delle ultime settimane ho ritenuto necessario tornare qui, nella nostra casa. Qui dove si postavano le formazioni ogni sabato e ogni lunedì qualcuno pubblicava risultati e classifiche aggiornate.
Erano i tempi in cui Fantagazzetta era solo un supporto per le probabili formazioni e per i voti il lunedì, non avevamo gli iPhone con le app che fornivano le percentuali di ingresso in campo e il nostro bel Fracchia arrivava ultimo ogni anno.
Beh, il mondo è cambiato ragazzi. Il blog è abbandonato, in tasca siamo pieni di mele, ogni giornata sappiamo se Capuano entrerà in campo o no e il nostro bel Fracchia arriva secondo. Scegliete voi qual è la notizia più sconvolgente, io la mia idea ce l'ho.
E come festeggiare il ritorno al passato se non celebrando una squadra che, seppur collezionando podi su podi, non saliva sul gradino più alto dalla lontana stagione 2004/2005: il
PASQUI FC.
Se l'è meritato questo scudetto, il nostro Gianluca, con una cavalcata che è partita già a fine agosto, dopo l'asta. "Questo è l'anno del Pasqui" è stata la frase più ripetuta dall'inizio dell'anno, con tanto di previsione azzeccata già da principio. È l'anno del Pasqui quando becchi il portiere record para-rigori, il difensore rivelazione del campionato, il capocannoniere dell'Atalanta a centrocampo, il vecchio Quagliarella nell'anno dei record e bomber Icardi. È l'anno del Pasqui quando a quasi 30 anni, con uno studio avviato e una reputazione da mantenere non hai timore di organizzare una conferenza stampa con "fotografi", sponsor e discorso preparato (chi se la fosse persa la può trovare cliccando
QUI). Come diceva il vecchio Conte: CHAPEAUX!
Tornando al bel Fracchione, da quando ha l'app che lo avverte di ogni turno infrasettimanale e di ogni anticipo del venerdì la qualità della squadra è cresciuta esponenzialmente. Una rosa ben studiata, mercato a metà anno che, seppur il resto della combriccola non lo sa e malignamente mugugna, è stato minuziosamente ponderato, come dimostrano i colpacci Veretout, Cancelo, Praet e Freuler. Che parlino pure gli altri, il nostro bozzolo si è finalmente schiuso e anche il prossimo anno vogliamo vederlo lottare per il vertice, dopo che quest'anno ha raccolto il miglior piazzamento della sua storia. Vola farfalla, vola!
Al terzo posto il buon vecchio Paci, che oramai da qualche anno ha la stessa perforabilità difensiva di una porta difesa dal sempreverde
Boranga. A fine anno 61 gol subiti in 35 giornate, con il miglior punteggio totale di stagione che gli vale soltanto il gradino più basso del podio. Si consolerà con il consolidamento del primo posto nel ranking, di cui parleremo in seguito.
Fuori dal podio il Mignolo Super Team, che con un po' di fortuna in più avrebbe potuto lottare almeno per il secondo posto, ma a leggere la rosa ci sta: Reina mai eccellente, Florenzi in annata solo sufficiente, Hamsik sempre sostituito e l'attacco a reggersi su un Dzeko non ai livelli dello scorso anno. Il secondo anno consecutivo fuori dai primi due è un'onta che dovrà essere cancellata al più presto.
A pari punti la new entry: il Cab Team! Perché inutile cambiare nome da Brammer FC a Pasqui Jr o a qualsiasi altro nome, nei cuori di tutti noi rimarrà la storia di quella notte in cabina sulle spiagge della Riviera. Ma nome a parte, se l'è cavata alla grande la nostra new entry, sempre sul pezzo, presente nelle polemiche e negli sfottò come i migliori dei veterani. E se al tuo primo anno becchi il portiere meno battuto e il capocannoniere del campionato vuol dire che le basi da top manager ce le hai. Bisogna affinare le tecniche per puntare al massimo, ma ci sono tutte le carte in regola per farlo già dalla prossima stagione!
Scendendo più in basso troviamo un'aura scura ad avvolgere la vittima del più temibile degli anatemi: LA RREGOLA! Nessuno ha mai vinto per due anni consecutivi (Pasqui, mi spiace) e quest'anno il Real Piunti non è riuscito a sfatare questo tabù. Peccato perché i numeri c'erano, quello che è mancato è stato il bomber, quell'Higuain che "20 gol li fa sicuro". Poteva andare meglio. O forse no.
Se i fratelli Grimm hanno fatto sognare grandi e piccini con storie di principi e principesse, i fratelli Grilli quest'anno hanno vissuto un incubo degno dei peggiori horror. Ultimo e penultimo, fuori dai giochi già a metà stagione e, per questo, con poco entusiasmo, come dimostrano i Chiellini, Kean, DiFrancesco, Gagliardini e via dicendo non convocati da un po' (alcuni da mesi) ma schierati in formazione/panchina, lasciando in tribuna gente (almeno) convocata. Si sa, quando non si riesce più a metterci il cuore tutto va storto, tant'è che il Grillo Team conclude con un punteggio finale (23) che segna il record negativo dell'era moderna (ci sono un paio di 21 e 22, ma si comprava ancora il giornale del martedì e anche il blog a quei tempi in cui si giocava in 6 era fantascienza).
Per chiudere, un'altro anno è andato e come sempre il fantacalcio ci ha fatti tenere in contatto con gufate, maledizioni, accidenti e prese in giro. Perché il mondo è cambiato, ragazzi: ora siamo uomini. Ed è così che gli uomini si dicono che si vogliono bene.
Ah, il ranking! È stato aggiornato, col Pasqui FC che raggiunge il Mignolo Super Team al secondo posto e il bel Fracchione che si stacca dalle posizioni di coda.
Lo trovate
QUI.
